I volontari ABIO svolgono un incarico delicato, per il quale occorrono una particolare predisposizione e una seria e continua formazione.
Il compito del volontario è quello di realizzare una buona accoglienza nei confronti del bambino e della sua famiglia, inserendosi con discrezione e disponibilità tra le diverse figure che operano in ospedale.
Per diventare volontari ABIO non basta amare i bambini, sono necessarie motivazioni profonde, creatività, capacità di relazione e resistenza alla frustrazione, essere allegri e sereni di carattere, avere pazienza, fantasia e voglia di giocare. Dopo il corso di formazione obbligatorio e un periodo di tirocinio di 60 ore in reparto, sotto la guida di un volontario più esperto, si diventa volontari effettivi.
L'IMPEGNO DEI VOLONTARI
Il Volontario ABIO non è un volontario del tempo libero, bensì una persona consapevole che il proprio impegno, unito a quello altrui, costituisce un valore sociale.
Per questo ABIO richiede ad ogni volontario:
- Un’età minima di 18 anni, e per ragioni assicurative, massima di 69;
- La partecipazione obbligatoria al corso di formazione;
- Un turno settimanale di minimo 3 ore in ospedale;
- La regolare presenza agli incontri di reparto e ai corsi di aggiornamento;
- Partecipazione alle attivita di promozione e visibilita al difuori dell Ospedale (incontri, feste in piazza, raccolta fondi);
- Partecipazione alla vita associativa;
Il corso di formazione per aspiranti volontari è così articolato:
1) Incontro informativo: illustra la storia, l'organizzazione, gli scopi dell'Abio, nonché le regole di comportamento e la disciplina
2) Parte Teorica: punti di riflessione su:
- conoscenza di sè;
- relazione con il bambino ospedalizzato e la famiglia;
- aspetti igenico – sanitari – comportamentali;
- attività ludica;
3) Parte Pratica:
- tirocinio in ospedale: un turno fisso settimanale di almeno tre ore;
- partecipazione alle riunioni di reparto;